Maurizio Solieri

Maurizio Solieri

Maurizio Solieri (Concordia sulla Secchia, 28 aprile 1953)

Biografia:

Nasce e cresce a Concordia sulla Secchia, in provincia di Modena, da padre medico. A sei anni si interessa alla musica, complice uno dei suoi fratelli che, avendo vinto una borsa di studio in California, gli porta alcuni dischi di Elvis. All'età di dieci anni riceve come regalo dalla sorella, tornata da un viaggio in Francia, il primo disco dei Beatles. Innamorato della musica, riceve in regalo dalla madre la sua prima chitarra, una economica "Eko" pagata 8.000 lire. Solieri prende le prime lezioni dal direttore della banda del suo paese, ma per sua stessa ammissione il solfeggio lo annoiava. Quindi si orienta rapidamente da autodidatta verso la musica che ama di più, il rock. Ha una grande passione per Elvis e per i gruppi in attività tra gli anni sessanta/settanta, Beatles, Rolling Stones, Jimi Hendrix, Led Zeppelin. Si interessa inizialmente anche al jazz, ma è più forte l'amore per il rock and roll.

Vasco Rossi:

Nel 1976 Solieri parte per il militare lasciando l'università. Frattanto il suo migliore amico Sergio Silvestri, batterista, fonda con l'amico Vasco Rossi una delle prime radio libere dell'epoca, "Punto Radio", al cui gruppo partecipavano altri musicisti (tra i quali Gaetano Curreri, che avrebbe poi fondato gli Stadio e Massimo Riva, che si sarebbe unito a Maurizio nella Steve Rogers Band) che scrivevano e suonavano musica insieme, trasmettendola alla loro radio. Tornato in licenza, Solieri è avvisato da Silvestri di provini che Rossi stava svolgendo a Milano. Partito da Napoli e giunto a Modena, Solieri conosce Vasco Rossi e insieme raggiungono Milano in treno. Dopo averlo sentito suonare, inizia la collaborazione musicale che sarebbe durata più di trent'anni.

Solieri partecipa sia come musicista sia come compositore a quasi tutti gli album del cantante, scrivendo per esempio le musiche di Canzone, o Ridere di te, o ancora Dormi dormi e Lo show. Collabora anche ai testi ma agli inizi, non essendo ancora iscritto alla SIAE, non compariva nei crediti. I suoi riff e gli assoli fanno di lui un chitarrista rock apprezzato in Italia.

Dal 1988 al 1990 Solieri lavora al progetto della Steve Rogers Band, intraprendendo un progetto musicale separato. Rossi nel 1991 aprirà spesso i suoi concerti inneggiando al rientro di Solieri sul palco con lui come al "ritorno del figliol prodigo". Rientra in tournée con Rossi nel 1991 e da allora in poi ricomincia la collaborazione. Nel 1995 si separa nuovamente da Vasco salvo poi tornare in pianta fissa nella band dal 1999 al 2012, in seguito alla morte di Massimo Riva.

Il 12 giugno 2012, dopo un'intervista rilasciata al Corriere della Sera su un raffreddarsi dei rapporti tra i due, Vasco Rossi reagisce duramente estromettendolo dalla band e criticandolo.[1] L'8 settembre 2012 suona la chitarra nel gruppo che accompagna Rossi durante l'esibizione alla discoteca Cromie di Castellaneta Marina. Durante l'esecuzione di Senza parole i due appaiono riappacificati, tuttavia il 1º marzo del 2014, sul profilo Facebook di Vasco Rossi è annunciata la mancata convocazione del chitarrista per la tournée estiva, adducendo motivazioni artistiche, precedute da dure esternazioni critiche di Vasco Rossi.[2][3][4]

Steve Rogers Band:

Nel 1988 la SRB e Rossi intraprendono percorsi musicali separati. Vasco pubblica Liberi liberi, al quale Solieri partecipa attivamente, ma per la prima volta nel tour dal vivo Rossi porta con sé una band composta da altri musicisti. Il chitarrista e la SRB pubblicano il singolo Alzati la gonna, riscuotendo un notevole successo di copie vendute e la band gira l'Italia in tour. La band pubblica 4 album.

Nel 1990 la Steve Rogers Band entra in crisi creativa e il progetto si arresta, con Solieri che ricomincia la collaborazione con Rossi.

Custodie Cautelari:

Solieri collabora costantemente col gruppo Custodie Cautelari. La band e il suo cantante Ettore Diliberto compaiono in numerosi aneddoti del libro autobiografico di Solieri "Questa sera Rock'n'Roll". Gli oltre 100 concerti insieme, furono la chiave di volta per la nascita della Notte della Chitarre.

Le pubblicazioni discografiche con le Custodie Cautelari iniziano con la produzione del singolo "Fax" (Red Music/Vele Spiegate - 1998), "La Vita Tutta" (Red Music/EMI - 1999), il doppio singolo "Musica/Vivere" (Ala Bianca/Warner - 2000), l'album "Notte delle Chitarre" (Sony Music - 2002) prodotto da Angelo Carrara, e il brano "Se Sto Male C'è La Musica" (Dall'album "L'Incoscienza" Duck Record - 2005)dove canta insieme a Fernando Proce e Ettore Diliberto.

Nel dicembre 2013 viene pubblicato il singolo "fine dicembre" delle Custodie Cautelari con Maurizio Solieri. Il brano, masterizzato agli Abbey Road Studios, è scritto da Maurizio Solieri e Ettore Diliberto.

Solista:

Durante la propria carriera, Solieri partecipa attivamente come musicista, autore, produttore, compositore a numerosi album di artisti italiani (Alberto Fortis, Nomadi, Massimo Riva) e partecipa a eventi musicali come la Notte delle chitarre.

Ha inoltre pubblicato un album con Fernando Proce. Nel 2006 appare nel CD "everything is here" di Maurizio Vercon, come ospite in due pezzi.

Inoltre si è dedicato all'insegnamento, tramite la pubblicazione di DVD didattici sulla tecnica musicale della chitarra.

Il 12 marzo 2010 è uscito il suo primo album da solista Volume One, anticipato dal singolo Money, uscito nel mese di dicembre, in concomitanza con i concerti italiani dei Deep Purple, da lui aperti. L'album contiene 10 brani, di cui 5 strumentali e 5 cantati in inglese, con la partecipazione di Michele Luppi alla voce, autore dei testi.

Il 18 marzo 2014 pubblica con la SolieriGang l'EP "Non si muore mai".L'album contiene 7 tracce,tra le quali 3 inedite.Nell'album partecipano Lorenzo Campani, alla voce,Max Gelsi, al basso,Ivano Zanotti, alla batteria e Mimmo Camporeale (compagno di Solieri nella band di Vasco Rossi e nella Steve Rogers Band), alle tastiere.

Discografia con la Steve Rogers Band

  • 1982 - Neve nera/Prendi e scappa (45 giri)
  • 1986 - I duri non ballano
  • 1988 - Alzati la gonna
  • 1989 - Steve Rogers Band
  • 1990 - Sono donne
  • 1993 - The best
  • 2006 - Questa sera rock'n'roll (live)

Discografia da solista

  • 2010 - Volume I
  • 2014 - Non si muore mai

Discografia con le Custodie Cautelari

  • 1998 - Fax (Red Music/Vele Spiegate),
  • 1999 - La Vita Tutta (Red Music/EMI)
  • 2000 - Musica/Vivere (Ala Bianca/Warner)
  • 2002 - Notte delle Chitarre (Sony Music)
  • 2005 - Se Sto Male C'è La Musica (Dall'album "L'Incoscienza" Duck Record)

 

CHITARRE

LA "FRANKIE"
La “Frankie” così rinominata da Maurizio Solieri, è una della sue main guitar che dal 1984 accompagna il chitarrista di Concordia su palchi di tutti i tipi: dai tour con Vasco e/o Steve Rogers Band, alle serate “minori” nei club.

Come appare e cosa monta
Attualmente il look di questa bellissima chitarra, richiama la Fender Stratocaster “Number One” del 1959 di Stevie Ray Vaughan, il lavoro di “relicatura” e verniciatura è stato svolto dal liutaio veronese Roberto Fontanot.
Al ponte monta un humbucker Gibson Dirty Fingers, zebrato, questo tipo di humbucker è tra i preferiti di Maurizio e lo ritroviamo in altri modelli anche più recenti. Il pick up centrale, in precedenza era un Fender Lace Sensor con mascherina bianca integrale,  ora è stato rimpiazzato da un Fender degli anni ’70, con poli a vista. Al manico invece monta un Paoletti Strat 60 OW. Il ponte è un ponte mobile di tipo floyd rose. Il Manico è un Wormoth di acero “occhio di pernice” 22 tasti. Su questa chitarra, molto probabilmente sia per la presenza del ponte mobile, che per una questione di comodità, Maurizio monta corde con scalatura 0.9.

I Cambi di stile
Con il soprannome “Frankie” in genere si identificano quegli strumenti che nell’arco della loro esistenza in quanto tali hanno subito numerose mutazioni, ed è il caso di questa chitarra.

GIBSON LES PAUL HERITAGE
Questa serie di Les Paul fu prodotta dal 1980 al 1982 negli stabilimenti di Nashville con l’intento di rievocare la Les Paul del 1959. In totale furono prodotti poco più di 3000 esemplari.
Ecco tutte le caratteristiche:
Body: Mogano
Manico: Mogano
Tastiera: Ebano
Ponte: Nashville
Pick up: Humbucker Gibson Dirty Fingers
Manopole: Hat box ambrate

LA "BLADE"
La Blade, fondata dallo svizzero Gary Levinson nel 1987, ha prodotto in collaborazione con Maurizio Solieri, una signature series derivata dal modello Texas Pro sempre della Blade.
Il modello monta 2 pick up Fender Texas Special e un Seymour Duncan ’59 a differenza della normale Texas Pro che monta un single coil al ponte.
Il ponte mobile è un Vintage MV 54 Style Relic.
Da sottolineare il fatto che la relicatura è stata realizzata dal liutaio di Montemurlo (PO) Fabrizio Paoletti della omonima Paoletti Instruments, la cui collaborazione con Solieri risale al 2009.
La Blade è stata usata nel Tour con Vasco Rossi KOM 013 nelle canzoni “L’Uomo più Semplice” e nell’intro di “Sei Pazza di me”.
Ecco tutte le caratteristiche:
Blade Solieri Custom Relic:
Corpo: White Teak
Manico: Acero Canadese
Tastiera: Palissandro
Mascherina: Ottone Relic
Meccaniche: Schaller M6 autobloccanti
Tremolo: MV-54 Vintage Style relic
Pickups: 1 Humbucker Seymour Duncan Zebra ‘59 + 2 Fender Texas Special
Manopole Volume e tono in metallo Relic
Output jack: Relic
Selettore per tono Telecaster (attiva ponte + manico insieme)
Finitura Relic su corpo e manico by Liuteria Paoletti

LA "BARREL"
Questa chitarra dall’aspetto molto grintoso, è stata ideata da Fabrizio Paoletti da direttive di Maurizio Solieri, prendendo spunto da una chitarra di Joe Perry degli Aerosmith, la quale fu costruita utilizzando delle traversine di binari in legno del  1800.
Non a caso, il body realizzato da Fabrizio Paoletti è in castagno dell’800, proveniente da un tino in disuso dello stesso Paoletti, mentre il manico è in mogano con tastiera in ebano.
Sul body sono state applicate delle borchie da tappezziere a scopo ornamentale le quali accentuano il carattere aggressivo dello strumento.
Al ponte monta un humbucker Gibson Dirty Fingers mentre i pick up centrali e al manico sono due Paoletti ’60, prodotti dalla stessa Paoletti Instruments.
La chitarra è stata utilizzata durante i tour KOM 011 e KOM 013, in varie canzoni della scaletta.

LA "LEFTY"
Questa chitarra fu la prima creazione di Fabrizio Paoletti per conto di Maurizio Solieri. Come concetto ricorda molto la Fender Jimi Hendrix, ovvero una Fender Stratocaster “al contrario” con sezione dell’elettronica rivolta verso l’alto, ponte “mancino” e paletta con meccaniche rivolte verso il basso. La chitarra è stata usata nell’European Tour con Vasco nel 2009/2010, in pezzi come “La Nostra Relazione” e “Gli Angeli”. Curiosità: la lefty compare sulla copertina dell’album autoprodotto da Maurizio Solieri “Volume I”.
Ecco tutte le caratteristiche:
Corpo: Alder (pezzo unico)
Vernice: Nitrocellulosa
Manico: Hardmaple occhiolinato prima scelta
Pickup neck: Paoletti S60/OW
Pickup middle: Paoletti S60/OW
Pickup Bridge: Humbucker Gibson Dirty Fingers
Selettore: 5 vie
Scalatura tastiera: 648 mm, tasti medi
Meccaniche: Grover rotogrip
Ponte: Gotoh 6 viti

GIBSON CHET ATKINS
Questa rivoluzionaria chitarra acustica, introdotta sul mercato nel 1987, prende il nome dal suo ideatore Chester (Chet) Burton Atkins. La novità legata a questa chitarra è la totale assenza di camere di risonanza, oltre che alla assenza della “buca” generalmente presenti nelle chitarre acustiche. Tutto ciò può sembrare una lacuna, in realtà è la soluzione ottimale al problema dell’ effetto Larsen, causato dal rientro del suono proveniente dalle casse dell’impianto nel sistema di amplificazione della chitarra stessa, generando un circuito chiuso e talvolta un rumore fastidioso. Veniamo alle caratteristiche: il body è in mogano mentre il top è in cedro, inserti in madreperla sulla tastiera a forma di stella, il sistema di amplificazione è composto da un trasduttore posto sotto il ponte.
Curiosità: la Gibson Chet Atkins è stata usata anche da Massimo Riva nel live di Imola del 1998 e da Stef Burns nel concerto Vasco Rossi Live @ San Siro 2003.

GIBSON HUMMINGBIRD
Questa meravigliosa chitarra acustica, che ha visto il suo ingresso sul mercato agli inizi degli anni sessanta, è ritenuta una delle chitarre acustiche più costose nel panorama Gibson, dietro solo alla J-200. Il nome deriva dall’intarsio presente sul battipenna raffigurante un colibrì (hummingbird). Una curiosità, nella versione della Epiphone il battipenna non è intarsiato bensì stampato. Il modello posseduto da Maurizio risale al 1971, riconoscibile dalla sagoma del ponticello rivolta verso il basso oltre che dalle coppie di parallelepipedi in madreperla incastonati sulla tastiera, infatti dal 1972 al 1983 la coppia verrà rimpiazzata da una placchetta unica in madreperla. Ma veniamo alle caratteristiche, il retro del body, il manico da 24,75” e le fasce laterali sono in Mogano, mentre il top è in Abete Rosso.
La hummingbird non possiede sistemi di amplificazione, infatti nell’European Vasco Tour 2009/2010, è stato utilizzato un pick up esterno.

www.mauriziosolieri.com/foto/index.html

https://www.solierifans.com/

Headrush Gigboard

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